Polizia municipale, quanto variano servizi e spese tra piccoli e grandi comuni

#LeParoleDiOpenCivitas è una campagna di comunicazione di SOSE e openpolis per spiegare i concetti chiave del federalismo fiscale attraverso la pubblicazione di podcast e articoli di approfondimento.

La polizia municipale è il braccio operativo dei comuni italiani. Come tale si occupa di tanti aspetti diversi: dal rispetto del codice della strada alle verifiche sul commercio abusivo, dalla regolazione della viabilità ad attività di sicurezza urbana e di controllo del territorio. 

Attività diverse che cambiano da comune a comune. Come è evidente, le funzioni operative svolte quotidianamente dalla polizia locale in un piccolo centro non sono le stesse dispiegate in una grande città. Ciò significa anche costi diversi tra gli enti per erogare i vari tipi di servizio e questo ha un impatto enorme in termini di risorse da riconoscere a ciascun ente per svolgere le sue funzioni. 

La sfida del federalismo fiscale, per funzionare, è tenere conto di questi aspetti quando si tratta di valutare i livelli di spesa e ripartire le risorse perequative tra i comuni. Un’attività che è svolta da Sose sulla base di una serie di variabili, per tutte le funzioni fondamentali dei comuni, comprese quelle relative alla polizia locale. 

2,69 miliardi di euro, la spesa storica totale per la funzione polizia locale di tutti i comuni delle Rso nel 2017. 

Vediamo cosa comprende la funzione polizia locale, quali variabili determinano la spesa considerata standard per ciascun comune e come variano tra i comuni i livelli di spesa rispetto ai servizi offerti. 

Cosa comprende la funzione polizia locale 

Quando pensiamo al servizio di polizia locale, la prima cosa che viene in mente sono le attività legate al codice della strada: regolazione del traffico, sanzioni in caso di violazioni, viabilità. In realtà in questa funzione, una delle 7 fondamentali che devono essere svolte dai comuni, rientrano anche tante altre attività. 

Definire i parametri su cui attribuire le risorse è essenziale per attuare il federalismo in modo equo. 

Limitatamente al territorio del comune, la polizia locale è anche polizia commerciale, tenuta cioè ai controlli sugli esercenti, come locali, negozi in sede fissa, banchi del mercato. E svolge anche funzioni amministrative, tra cui il rilascio di permessi e la successiva attività di verifica. 

Come anticipato, nel concreto poi il servizio si svolge con modalità molto diverse da comune a comune. Ad esempio nei più piccoli generalmente il servizio non è erogato in modo continuativo, 24 ore su 24, come avviene invece nelle città maggiori. Nei centri meno popolosi l’impegno principale è rivolto alla gestione della viabilità e ai controlli sulle residenze e sul commercio, mentre nelle aree metropolitane l’attenzione verso gli incidenti stradali e l’ordine pubblico è maggiore. Del resto, i comuni di grandi dimensioni possono contare su un dispiegamento di forze molto superiore a quello dei piccoli centri.

0,62 dipendenti della polizia locale ogni 1.000 abitanti nei piccoli comuni. Nelle città con oltre 100mila residenti sono quasi 3 volte tanti: 1,68. 

La definizione dei fabbisogni standard, attribuita dalla legge a Sose, deve tenere conto di questo tipo di differenze. 

I fabbisogni standard sono indicatori che stimano il fabbisogno finanziario necessario ai comuni per svolgere le proprie funzioni fondamentali. 

Vai a "Cosa sono i fabbisogni standard" 

È questa necessità che porta a stabilire le determinanti della spesa standard. Ovvero i fattori che, in base alle caratteristiche territoriali, sociali e demografiche del comune, determinano la spesa che ciascun ente dovrebbe sostenere. 

Quali sono le determinanti della funzione polizia locale 

Per la funzione polizia locale, sono 19 le variabili determinanti che decidono quanto un comune dovrebbe spendere. L’impatto maggiore è quello della dimensione demografica del comune: tendenzialmente più è popoloso, maggiore sarà la spesa standard per il servizio. 

I fattori che influenzano la spesa in polizia locale sono numerosi. 

Il secondo aspetto chiave è l’incidentalità: è infatti verosimile che i comuni dove avvengono tanti incidenti stradali debbano sostenere una spesa maggiore nella funzione polizia locale. Altre variabili che rendono ragionevole attendersi una crescita della spesa sono il numero di addetti nel settore del turismo, la densità abitativa, il numero di scuole, oltre alla presenza di un servizio di polizia locale armato o che svolge turni di notte. Una maggiore spesa standard è inoltre correlata con il numero di giornate di mercato, con la diffusione degli stalli di sosta a pagamento, con la litoraneità del comune e con il numero di arresti, querele e denunce. 

Tutti questi fattori vanno ponderati in base al tipo comune, per arrivare alla sua spesa standard. In quelli più piccoli, con meno di 500 abitanti, la spesa standard è in media di 31,40 euro pro capite. In quelli maggiori, la cifra è oltre 3 volte superiore: 95,56 euro pro capite di media. 

Polizia locale: più grande il comune, maggiore la spesa standard riconosciuta 

Spesa standard pro capite per la funzione polizia locale (2017)

FONTE: elaborazione openpolis su dati Sose (ultimo aggiornamento: lunedì 15 Marzo 2021) 

Tra i piccoli comuni il fattore decisivo sono le strade, tra le città invece è la dimensione demografica. 

A cambiare tra piccoli e grandi comuni, inoltre, non è solo l'importo della spesa standard. Ma anche come si arriva a tale importo. 

Dei circa 31 euro riconosciuti come spesa standard pro capite agli enti con meno di 500 abitanti, quasi 15 vanno attribuiti alla rete stradale. Altri 9 in media sono dovuti al numero di addetti in settori legati al turismo (manifestazioni, servizi alloggio, ristorazione). Seguono fattori come il numero di scuole, le giornate di mercato e le presenze turistiche. 

47,6% della spesa standard dei comuni con meno di 500 abitanti va ricondotta alla rete stradale comunale. 

I poco meno di 100 euro pro capite riconosciuti in media alle grandi città, al contrario, sono attribuibili a determinanti completamente diverse. Circa 41 euro dipendono dalla dimensione demografica, 11,64 dall'incidentalità stradale, 7,58 dalla densità abitativa degli enti in questione. 

Nel nord-est la spesa storica è inferiore a quella standard 

Una volta calcolata per ciascun comune la spesa standard nel settore polizia locale, è interessante confrontarla con la spesa storica sostenuta. 

Anche nelle aree del paese dove la spesa storica supera la spesa standard, questo non è uniforme per tutti i comuni.

Nel nord-ovest e nel mezzogiorno, in media, la spesa storica supera di circa un euro pro capite quella standard. In particolare nell'Italia nord-occidentale la spesa storica per abitante ammonta a 54,62 euro (contro i 53,76 pro capite di quella standard). 

In quella meridionale la cifra è sensibilmente inferiore: a fronte di 46,49 euro per residente di spesa storica, quella standard è pari a 45,47 euro pro capite. 

Ciò significa che in queste aree del paese - in media - la spesa sostenuta dall'ente locale nella funzione polizia municipale è maggiore di quanto stimato in base alle caratteristiche territoriali e socio-demografiche della popolazione. Ma non è comunque vero per tutti i comuni: nel 57% di quelli del nord-ovest e nel 46% di quelli del sud la spesa storica è inferiore a quella standard. Un dato che nel nord-est supera addirittura il 75%. 

Polizia locale, in oltre 3 comuni su 4 del nord-est la spesa storica è inferiore a quella standard.

Spesa storica e spesa standard per la funzione polizia locale, in tutti i comuni delle Rso (2017)

FONTE: elaborazione openpolis su dati Sose (ultimo aggiornamento: lunedì 15 Marzo 2021) 

Nell'Italia nord-orientale, in media, a fronte di una spesa standard di 45,94 euro per abitante, quella storica è di circa 3 euro inferiore (42,97 euro pc). 

-6,5% la spesa storica per polizia locale nel nord-est in confronto alla spesa standard. 

Quando la spesa storica è inferiore alla spesa standard può essere per varie ragioni. Se l’ente spende meno infatti, potrebbe significare una maggiore efficienza, o una mancanza delle risorse necessarie per incrementare la propria spesa e quindi garantire un livello di servizi adeguato. 

Nello specifico, nel caso della funzione polizia locale, contribuisce a innalzare il livello di spesa standard il fatto che i comuni del nord-est siano quelli che più spesso prevedono il servizio di polizia notturno (64% degli enti, contro una media nazionale del 47%) e che presentano indicatori legati al turismo, come ad esempio gli addetti alla ristorazione e le presenze turistiche, molto elevati. 

Come varia il livello di spesa rispetto ai servizi offerti 

Il ragionamento sulla spesa infatti non è completo se non è associato alla quantità di servizi offerti per la funzione polizia locale. In altri termini, una analisi delle performance degli enti su questo specifico settore. 

Prendendo le 10 maggiori città delle regioni a statuto ordinario, si osserva come 4 comuni - Milano, Firenze, Bologna e Venezia abbiano una spesa storica maggiore di quella standard ma anche un livello di servizi superiore alla media. 

 

L’analisi delle performance delle grandi città nella funzione polizia locale 

I livelli di spesa e di servizi per la funzione polizia locale, nei 10 comuni italiani più abitati tra quelli delle Rso (2017) 

 

FONTE: elaborazione openpolis su dati Sose (ultimo aggiornamento: lunedì 15 Marzo 2021) 

DA SAPERE

  • I comuni si distribuiscono in quattro quadranti in base al livello della spesa sostenuta e al livello della quantità di servizi offerti, entrambi valutati con un punteggio da 1 a 10. 
  • I comuni che si posizionano in basso a destra sostengono una spesa storica superiore alla spesa standard ed erogano servizi in misura minore rispetto ai servizi mediamente offerti dai comuni della stessa fascia di popolazione. 
  • I comuni che si posizionano in alto a sinistra registrano una spesa storica inferiore alla spesa standard e un livello dei servizi erogato superiore rispetto alla media dei comuni della stessa fascia di popolazione. 
  • I comuni che si posizionano in basso a sinistra sostengono una spesa storica inferiore alla spesa standard ed erogano servizi in misura minore rispetto ai servizi mediamente offerti dai comuni della stessa fascia di popolazione. 
  • I comuni che si posizionano in alto a destra registrano una spesa storica superiore alla spesa standard e un livello dei servizi erogato superiore rispetto alla media dei comuni della stessa fascia di popolazione. 

A Genova e Bari, dove pure la spesa storica supera quella standard, il livello dei servizi offerti risulta sensibilmente inferiore (pari a 4 su 10 nell'indicatore elaborato da Sose). Nella funzione polizia locale Napoli, Roma e Verona hanno invece una spesa inferiore a quella standard a fronte di una quantità di servizi erogati maggiore della media. Infine Torino si colloca in posizione mediana sia per quanto riguarda il livello di servizi che di spesa.