Le variabili che determinano i fabbisogni standard

Le variabili determinanti: quali sono e quanto incidono nel calcolo dei fabbisogni standard

Versione testuale del contenuto

Le Variabili determinanti evidenziano le caratteristiche dell’ente e misurano il loro peso esercitato nel calcolo del fabbisogno complessivo. Questi indicatori evidenziano quali sono le caratteristiche del comune che in via preponderante generano il suo fabbisogno standard.

 In totale concorrono alla determinazione dei fabbisogni standard 66 variabili che sono state collocate in 9 aggregati di riferimento più 1 aggregato residuale (diseconomie di scala, differenziale regionale, prezzi dei fattori produttivi, disagio sociale e investimenti) individuati in base alle caratteristiche simili delle diverse variabili.

I 10 gruppi omogenei afferiscono a: servizi offerti (36,12%), demografia (19,37%), veicoli traffico e strade (8,81%), immobili (7,07%), popolazione residente (6,41%), turismo (6,03%), morfologia e territorio (4,34%), scelte organizzative (3,26%), economia locale (3,03%), altro (5,56%).

Le variabili che maggiormente incidono sulla determinazione dei fabbisogni sono: la raccolta differenziata (28,38 euro pro capite), utenti del servizio asilo nido (19,33 euro pro capite), utenti mensa scolastica (13,28 euro pro capite), utenti del trasporto scolastico (4,19 euro pro capite).

Ulteriori approfondimenti sul sito www.opencivitas.it