Fabbisogni standard

I fabbisogni standard rappresentano le reali necessità finanziarie di un ente locale in base alle sue caratteristiche territoriali e agli aspetti socio-demografici della popolazione residente. 

L’adozione del calcolo dei fabbisogni standard per la distribuzione dei trasferimenti perequativi permette il superamento del vecchio criterio della spesa storica sulla quale si basano attualmente i trasferimenti agli enti territoriali. 

Questo approccio metodologico viene oggi considerato una best practice relativa alla progettazione dei sistemi di finanziamento dei governi locali e offre al Paese un’importante chance per ammodernare le relazioni intergovernative e rendere più efficiente la spesa pubblica degli enti locali.  

I fabbisogni standard dei comuni 

Nel corso del 2022 è stata rinnovata la metodologia che consente di determinare i fabbisogni standard per le funzioni di Istruzione pubblica, funzione che comprende i servizi comunali relativi alla Scuola dell’infanzia, agli Altri ordini di scuola (Primaria e Secondaria di 1° e 2° grado1), al Trasporto, alla Refezione, all’Assistenza e Trasporto disabili e a altri servizi complementari come i Centri estivi. La revisione metodologica approvata ha consentito di determinare il fabbisogno standard di ogni comune considerando una migliore caratterizzazione del servizio di trasporto scolastico e del costo del lavoro.  

Nel 2021 è stata rinnovata anche la metodologia per il Servizio di Asili nido che consente di determinare i fabbisogni standard di ogni comune attraverso il riconoscimento degli utenti serviti, valutati in base al costo standard di ciascun comune e l’eventuale riconoscimento di un numero di utenti necessario per il raggiungimento del livello minimo (valutato in base ad un costo standard minimo del servizio identificato nel costo standard per contributi e/o voucher).

Nel 2020 sono state riviste le metodologie che consentono di determinare i fabbisogni standard per il Settore sociale, la Funzione Viabilità e Territorio e il Servizio di smaltimento Rifiuti. L’evoluzione metodologica risponde alle diverse esigenze espresse dagli enti con l’obiettivo di cogliere la realtà locale in maniera più puntuale.  

Per il Settore sociale, nella nuova metodologia le differenze territoriali sono state del tutto sterilizzate così da non creare disparità di partenza.  

Per la Funzione Viabilità e Territorio, la revisione metodologica approvata ha modificato il peso della variabile legata alla popolazione nella determinazione del fabbisogno finanziario standard andando incontro alle richieste formulate dagli stessi enti locali nel corso del tempo.   

Il Servizio di smaltimento Rifiuti è stato escluso dal calcolo dei fabbisogni standard, facendo seguito a quanto stabilito dalla CTFS di procedere con la neutralizzazione completa degli effetti generati dalla componente rifiuti, poiché il gettito derivato dalla TARI copre interamente il costo sostenuto per la funzione.  

I fabbisogni standard degli Enti di area vasta 

Nel corso del 2021 è stata rinnovata la metodologia che consente di determinare i fabbisogni standard per gli Enti di area vasta delle Regioni a Statuto Ordinario tenendo conto delle disposizioni introdotte dalla Legge n. 56 del 2014 in merito al nuovo assetto istituzionale delle province e delle Città metropolitane e del perimetro delle funzioni fondamentali che questi enti sono chiamati a svolgere. La revisione metodologica approvata ha consentito di determinare il fabbisogno standard di ogni ente in valore monetario.