Inizia il roadshow OpenCivitas: dopo Bologna le prossime tappe sono Bergamo e Lecce

Un articolo su FPA lancia il roadshow OpenCivitas e sintetizza l’esperienza SOSE a SCE2015 attraverso gli atti dei convegni, lo Storify e un’intervista ai protagonisti.

Roma, 28/10/2015

di Michela Stentella

È partito da Bologna il roadshow di Opencivitas: tre incontri per raccontare e mostrare ad amministratori e cittadini a cosa serve e come funziona la piattaforma open data, realizzata da SOSE Spa (società del Ministero dell’Economia e delle Finanze e Banca d’Italia), che permette di confrontare i dati di spesa e di servizio degli enti locali. La prima tappa del roadshow di SOSE, organizzato in collaborazione con FPA, si è svolta il 15 ottobre scorso all’interno di “SCE2015-Citizen Data Festival”; la prossima è in programma il 17 novembre a Bergamo mentre l’ultima si svolgerà a Lecce (la data verrà decisa a breve).

Un’occasione di confronto e di formazione sia per gli amministratori che vogliono imparare a leggere e utilizzare i dati a disposizione per prendere decisioni e migliorare la progettazione e l’erogazione dei servizi, sia per i cittadini che vogliono capire quanti e quali servizi vengono finanziati con le loro tasse. Ecco il roadshow di Opencivitas: partito da Bologna il 15 ottobre scorso con una tappa all’interno di “SCE2015-Citizen Data Festival”, proseguirà il 17 novembre a Bergamo per poi chiudersi a Lecce (la data verrà decisa a breve).Tutti gli appuntamenti sono aperti e gratuiti (è sufficiente registrarsi on line).

Su Opencivitas - la piattaforma open data realizzata da SOSE Spa (società del Ministero dell’Economia e delle Finanze e Banca d’Italia), che permette di confrontare i dati di spesa e di servizio degli enti locali - sono stati inseriti negli ultimi mesi diversi strumenti che rendono più agevole la comprensione e la lettura dei dati e il confronto tra le prestazioni dei diversi enti: infografiche, tutorial e un rating comparativo che valuta l’adeguatezza dei servizi erogati dall’amministrazione rispetto al fabbisogno standard dell’ente stesso (il fabbisogno viene individuato prendendo in considerazione alcune caratteristiche dell’ente: popolazione, superficie, costo del lavoro, morfologia, economia locale, valore degli immobili e degli affitti, etc).

“I dati vanno letti con molta attenzione, dobbiamo stare attenti a creare il giusto equilibrio anche nelle informazioni che forniamo - ha sottolineato Emanuele Schirru, Responsabile ICT di SOSE, intervistato in occasione della tappa bolognese – al cittadino servono poche informazioni, quelle giuste e presentate in modo tale che possa leggerle in maniera corretta, mentre all’amministratore locale servono tante informazioni per migliorare il proprio operato”.

“C’è una grande diffusione di informazioni ma non c’è sempre la competenza necessaria per interpretarle – ha aggiunto Fabio Basile, Responsabile Comunicazione & Marketing di SOSE – per questo stiamo lavorando su diversi fronti: le competenze interne, formando dei team di data scientist; gli strumenti di visualizzazione su Opencivitas, che permettono di raccontare i dati con un approccio di storytelling, cosicché tutti possano percepirne la grande importanza; il roadshow sul territorio per raccontare l’esperienza di Opencivitas e formare gli amministratori a un uso consapevole di queste risorse”.

La tappa bolognese, oltre al convegno dedicato del 15 ottobre OpenCivitas: costruire efficienza con i dati degli enti locali (durante il quale hanno portato la loro esperienza Roma Capitale e l’associazione Openpolis), ha visto anche la partecipazione di Emanuele Schirru al convegno di scenario “La città reattiva: innovare i processi per rispondere meglio alla complessità” del 16 ottobre.

 

Ed ecco il racconto della tappa bolognese…

Gli atti dei convegni

•15 ottobre: OpenCivitas: costruire efficienza con i dati degli enti locali

•16 ottobre: Intervento di Emanuele Schirru al convegno "La città reattiva: innovare i processi per rispondere meglio alla complessità"

 

Il racconto social

L’intervista a Emanuele Schirru e Fabio Basile, realizzata da Mariangela Parenti (Techeconomy)