Fusioni di Comuni - ipotesi 9 comuni

L’infografica riporta i risultati relativi alla quantificazione di possibili risparmi di spesa e possibili livelli di contributi che si verificherebbero nel lungo periodo a seguito dell’ipotesi di fusione di nove comuni della provincia di Modena

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L’infografica riporta i risultati relativi alla quantificazione di possibili risparmi di spesa e possibili livelli di contributi che si verificherebbero nel lungo periodo a seguito dell’ipotesi di fusione di nove comuni della provincia di Modena: Vignola, Castelnuovo Rangone, Spilamberto, Castelvetro di Modena, Savignano sul Panaro, Marano sul Panaro, Zocca, Guiglia, Montese.

La fusione è l’integrazione dei comuni preesistenti e la costituzione di un unico ente, nel quale vengono aggregate le risorse finanziarie, umane e tecnologiche.

I principali vantaggi riguardano:

  • razionalizzazione del sistema amministrativo locale;
  • riduzione delle inefficienze causate dalla non idoneità delle strutture (ridurre il livello di spesa a parità di output);
  • miglioramento della qualità e quantità dei servizi erogati ai cittadini grazie alle attivazioni di servizi che i piccoli comuni, da soli, non sarebbero in grado di organizzare;
  • economie di scala molto ampie nei servizi amministrativi.

Il livello ottimale di spesa è dato dalla spesa storica al netto della:

  • quota di spesa riferibile alle caratteristiche ambientali (morfologia, clima, rischio sismico, densità abitativa, superficie, ecc.)
  • quota di spesa dei servizi offerti in più rispetto al valore minimo nazionale.

I contributi spettanti ai comuni fusi:

  • quota annua dei contributi statali straordinari spettanti, per un periodo massimo di 10 anni pari all 60% dei trasferimenti erariali attribuiti per l’anno 2010  con un tetto massimo per ciascuna fusione di 2.000.000 euro
  • quota annua dei contributi regionali ordinari della durata di 10 anni  in base ai criteri e modalità individuati dalla legge regionale e con un tetto massimo per ciascuna fusione di annuo 1.000.000 euro.

La spesa netta di tali comuni è confrontata con un target di spesa relativo ai comuni presenti nella fascia di popolazione inferiore a 100.000 abitanti.

Il potenziale risparmio di spesa è 24 euro procapite, le funzioni con maggior risparmio di spesa sono le funzioni generali con 15 euro procapite.

I contributi statali ammontano a 22 euro procapite quelli regionali a 11 euro procapite.