Percorso metodologico
Il percorso metodologico di riferimento per la determinazione dei fabbisogni standard - delineato nell’art. 4 del D.Lgs. 216/2010, pubblicato sulla G.U. n. 294 del 17/12/2010 per i comuni, le Unioni di comuni e le province e richiamato nell’art. 13 del D.Lgs. 68/2011, pubblicato sulla G.U. n. 109 del 12/05/2011 per le Regioni a Statuto Ordinario - indica che i fabbisogni standard di ciascuna funzione fondamentale degli Enti Locali saranno determinati, tenendo conto delle specificità di ogni tipologia di ente e di ogni funzione, attraverso le seguenti fasi metodologiche:
- identificazione delle informazioni e dei dati di natura strutturale e contabile necessari, acquisiti sia da banche dati ufficiali esistenti sia tramite rilevazione diretta con appositi questionari da inviare agli Enti Locali, anche ai fini di una riclassificazione o integrazione delle informazioni contenute nei certificati contabili;
- individuazione dei modelli organizzativi e dei livelli quantitativi delle prestazioni, determinati sulla base di un sistema di indicatori in relazione a ciascuna funzione fondamentale e ai relativi servizi;
- analisi dei costi finalizzata alla individuazione di quelli più significativi e alla determinazione degli intervalli di normalità;
- individuazione di un modello di stima dei fabbisogni standard sulla base di criteri di rappresentatività attraverso la sperimentazione di diverse tecniche statistiche;
- definizione di un sistema di indicatori, anche in riferimento ai diversi modelli organizzativi e agli obiettivi definiti, significativi per valutare l'adeguatezza dei servizi e consentire agli Enti Locali di migliorarli.
Tale processo metodologico punta a soddisfare le esigenze dei cittadini promuovendo un uso più efficiente delle risorse pubbliche, in modo da consentire un graduale e virtuoso processo di miglioramento dell’efficienza dei servizi dell’Ente Locale considerando le sue caratteristiche demografiche e territoriali.
In riferimento ai vari servizi delle funzioni fondamentali indicate dall’art. 3 e con la modalità e la tempistica indicate nell’art. 2 del D.Lgs. 216/2010, SOSE ha progettato, insieme ad IFEL, i questionari da somministrare a comuni e Unioni di comuni e, insieme ad UPI, i questionari da somministrare alle province.
L’attuazione del D.Lgs. 216/2010 è andato a regime nel 2014 con l’entrata in vigore dei fabbisogni standard per tutte le funzioni fondamentali.
In riferimento a quanto previsto dall’art. 13 del D.Lgs. 68/2011, SOSE ha predisposto, in collaborazione con la Commissione Infrastrutture, Mobilità e Governo del territorio nell’ambito della Conferenza delle Regioni e delle Province autonome, i questionari da somministrare alle Regioni a Statuto Ordinario per il Trasporto Pubblico Locale (TPL).
Con la Legge 27 dicembre 2013, n. 147 (legge di stabilità 2014), al fine di completare l’attività di monitoraggio e di revisione dei fabbisogni e dei costi standard delle funzioni e dei servizi resi dalle regioni e dagli Enti Locali, SOSE ha predisposto un nuovo questionario unico per i comuni, le Unioni di comuni e le Comunità montane, non appartenenti ai territori delle regioni a statuto speciale e delle province autonome di Trento e Bolzano.